Libri sulla disabilità

Libri sulla disabilità

"Anna che sorride alla pioggia" di Guido Marangoni

Un'ora dopo aver letto l'esito del test di gravidanza, avevo già montato un canestro in giardino. «È un maschio, me lo sento!». Perché dopo due meravigliose figlie femmine era giusto, se non pareggiare i conti, almeno bilanciare un po' le parti. A Daniela l'ultima cosa che interessava era il sesso della creatura che portava in grembo. Bastava che fosse sana, diceva. Che poi è il pensiero di ogni genitore, solo che, quando la vita ti ha già messo alla prova, quel pensiero non lascia spazio a nessun altro. Poi ci fu il succo alla pera. Qualche sorso per svegliare a suon di zuccheri il piccoletto, in modo che si posizionasse a favore di ecografo. Fu quello il giorno in cui capii che mi dovevo preparare, perché qualcosa stava davvero per cambiare. Quando la dottoressa ci convocò e senza tanti preamboli ci disse: «Si tratta della trisomia 21», invece, capii un'altra cosa: che Daniela era già pronta. «È maschio o femmina?», chiese, lasciandomi a bocca aperta ancora una volta. Perché adesso sì, l'unica cosa che contava era sapere chi sarebbe arrivato nella nostra famiglia. Era Anna la buona notizia che stavamo aspettando.

"Ti seguirò fuori dall'acqua" di Dario Fani

Questa è la storia di una nascita speciale. Il piccolo Francesco nasce prematuro, in modo imprevedibile, ed è affetto dalla sindrome di Down. I genitori rimangono spiazzati, storditi, senza fiato. Il padre comincia un lungo, appassionato e a volte rabbioso dialogo con il figlio, «colpevole» di non corrispondere alle sue aspettative.

Ma questa è anche una storia d'amore. Che comincia come tutte le storie d'amore: l'incontro con un altro che non ci saremmo mai aspettati e le emozioni, fortissime, incontenibili, a volte dolorose, scatenate da questo incontro. Infine, questa è una storia a lieto fine, in cui un uomo come tanti impara a conoscere se stesso attraverso l'amore per il figlio.


 
 

"Lo zaino di Emma" di Martina Fuga

"Molti pensano che la disabilità di un figlio sia un dono, ma chiedetelo ai nostri figli. La sindrome di Down non è un dono, mia figlia è un dono, ma per com'è lei, non per la sindrome. Non posso fare a meno di chiedermi come sarebbe se... e non me lo chiedo per me, me lo chiedo per lei!

Io di quello zaino sulle spalle di Emma posso anche farmi carico, ma fino a che punto? Non posso portarlo io al suo posto! Un giorno lei vorrà toglierselo quello zaino e io dovrò spiegarle che non è possibile. Quel giorno sarà il più difficile della mia vita."

Consiglia un libro

Se avete letto altri libri che vi sono piaciuti e che pensate possano essere d'aiuto per chi , come voi, sta affrontando i dubbi e le paure legati alla nascita di un bambino “speciale”, segnalateceli!

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